Ogni volta che esce un nuovo disco di Kanka, andiamo sempre in trepidazione. Probabilmente è chi in Francia, ha spinto per primo questo ambiente musicale sfruttando la rete, i social media e soprattutto le session. Una carriera in Dub, che incontra davvero pochi rivali: polistrumentista, dubmaster sopraffino, comandante delle basse frequenze e delle subarmoniche che hanno reso il suo sound unico e riconoscibile fra i tanti e tante. Esce il 05 Ottobre 2020, per ODG Production, il secondo capitolo di Abracadabra: un viaggio nelle produzioni targate Kanka che comincia nel 2015 con il primo capitolo.

Ci si poteva aspettare di tutto da questo grande artista, ma fu chiaro fin dai primi giorni successivi alla notizia pubblicata sui social media che l’onda sonora sarebbe stata un proseguo del primo capitolo. La scelta del nome, ripetuto e la grafica non potevano che presagire un secondo capitolo costellato da strumentali oscure, minimali, giocose, lente, spasmodiche.

Kanka
Kanka

Waking Up accoglie l’ascoltatore, rispettando le previsioni appena scritte, facendoci piombare in una spirale oscura che trascina lentamente il battito del cuore a ritmi rallentati. Little By Little, accelera leggermente ma mantiene costante il flusso: i sintetizzatori la fanno da padrona in questi primi minuti di musica targata Kanka. Moon is Shining, cambia leggermente l’atmosfera alleggerendo l’ascolto già diventato sempre più buio e complesso.

Arriviamo con l’ascolto alla traccia numero 6 e notiamo il primo feat. Art-X ci ha abituato a portare con la sua Diamonica frustate di luce e di malinconia. Ed infatti, quando entra l’artista francese sul riddim di Kanka, tutto si trasforma: l’accoppiata è vincente fin dai primi secondi. Il ritmo rimane lento, ma grazie alla presenza di Art-X tutto diventa diverso, inclusivo, aperto. Ove prima le strumentali inghiottivano, ora abbracciano con il caldo delle subarmoniche di Kanka e con le melodie lontane e riverberizzate di Art-X. Questo sarà il momento più alto di Abracadabra. Schuby Dub e Our Father Art ripercorrono la falsa riga tracciata nei primi minuti del disco, ma le sorprese non sono finite. Traccia numero 9, siamo quasi alla fine. Appare Ras Divarius con un’interpretazione classica dei violini e degli strings e tutto diventa davvero un’altro disco. Parlare di Dub è decisamente limitante: troviamo di tutto in questa traccia: Abstract, Trip Hop, Elettronica. Un piccolo capolavoro. Chiude il viaggio Intuitions.

Che dire infine di questa secondo capitolo di Abracadabra? Non ci aspettavamo certamente un Sub.Mersion del 2009 oppure un glorioso Alert del 2006 ma sicuramente un paio di episodi fanno di questo disco un’ottima release.

 
 

Ascolta Kanka Abracadabra (Chapter 2) su Spotify

 

 

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